pr pmi startup senza risorse sos digital prIniziare a fare PR è possibile anche quando non si hanno risorse economiche

Ogni realtà, grande o piccola che sia, sa che prima o poi dovrà investire nella propria comunicazione per farsi conoscere, costruire la propria reputazione e fidelizzare il proprio pubblico consumatore. Questa necessità, però, diviene una sfida più complessa se l’azienda ha risorse limitate: un budget non cospicuo, poco tempo, una rete ristretta di conoscenze, assenza di professionisti competenti già all’interno dell’azienda…

Una condizione, questa, comune a diverse situazioni, come un’attività appena avviata o a una neonata startup che cerca modi per validare la propria idea e far parlare di sé, così da interessare potenziale investitori. Se in questi casi si preferisce, giustamente, dare priorità soprattutto al perfezionamento del prodotto o servizio, si può comunque cominciare a superare – o quantomeno arginare – gli ostacoli che impediscono una diffusione del brand, anche senza grandi investimenti, e iniziare così a operare delle strategie che poi col tempo si potranno correggere e migliorare a seconda della crescita generale.

COME COMINCIARE A CREARE UN POOL DI RISORSE, RELAZIONI E CONTATTI SENZA SPESE

  1. Utilizzare combo di strumenti gratuiti e più canali di comunicazione

Tra questi, i primi tra tutti sono le piattaforme social, che se usati con attenzione e strategia consentono di raggiungere un vasto pubblico senza costi significativi. Due social ancora sottovalutati da startup e aziende sono sicuramente LinkedIn – per quanto possa sembrare un po’ controsenso – e Pinterest. Condividere su questi canali aggiornamenti e informazioni chiave sul prodotto attirerà l’attenzione di un pubblico probabilmente molto più disposto a spendere e credere nel prodotto.

Si stima infatti che la conversione generata da LinkedIn, secondo Ninja, sia del 2,74%, mentre Pinterest sappiamo può fornire altissimo traffico grazie soprattutto alla parte visiva dei post. Naturalmente tutto dipende anche dal contenuto che racconta il prodotto stesso, dunque il post completo nelle sue parti: copy, grafica, payoff, che devono essere già di per sé convincenti e accattivanti, a cui vanno a sommarsi le specifiche indicazioni per una SEO che aiuti i post ad acquisire visibilità. Tuttavia è innegabile che una rete di contatti e il movimento degli interessati verso touchpoint specifici siano i primi obiettivi su cui puntare quando si desidera spendere il meno possibile.

Per creare i contenuti, così come per compierne l’analisi delle performance, esistono tool appositi che variano per completezza e facilità di utilizzo, pur rimanendo gratuiti. Potrebbe essere macchinoso, all’inizio, doversi barcamenare fra così tanti strumenti, ma è anche così che si costruisce poi una base per delle risorse future più solide.

Su LinkedIn in particolare, ma questo vale per altri social dotati di messaggistica privata come Facebook e Instagram, è necessario inoltre costruire relazioni ancor più dirette con il proprio network, partecipando a conversazioni pubbliche o avviandone in privato quando l’occasione lo permette in modo non forzato. Contattare professionisti per fare network su LinkedIn serve a un’azienda per diversi motivi (capire il mercato, dare vita a collaborazioni, confrontarsi e chiedere opinioni…) e farlo correttamente porterà a ottenere credibilità, conoscenze e informazioni in più senza costi.

L’email marketing, poi, rimane uno degli strumenti più efficaci e a basso costo per mantenere il contatto con i clienti o adopter. Creare una newsletter regolare con aggiornamenti, offerte speciali e contenuti può aiutare a mantenere il brand nella mente del pubblico target. Strumenti come Substack, MailChimp o SendinBlue offrono piani gratuiti o a basso costo che sono ideali per cominciare e mantenere un rapporto con i primi fruitori e sostenitori del prodotto, i più importanti da tenere in considerazione.

Un’altra strategia efficace per comunicare con clienti o potenziali investitori in modo diretto è quella di organizzare webinar e workshop online gratuiti o a basso costo. Questi eventi possono attrarre un pubblico specifico e interessato, offrendo valore e posizionando l’azienda come esperta nel settore, oltre a consentire di guadagnare piccoli budget da reinvestire. Utilizzare piattaforme gratuite o a basso costo come Zoom o Google Meet può rendere questa tattica accessibile e facile da gestire per i primi tempi.

  1. Creare contenuti per terzi e/o in collaborazione

Una mancanza comune a molti siti aziendali o di startup che vogliono farsi conoscere e posizionarsi online è un blog con articoli che descrivano la mission del brand, le sue caratteristiche e il racconto dei progressi fatti nel tempo.

Gestire un blog aziendale è un modo eccellente per trattare tematiche rilevanti per il settore, a cui collegare in modo naturale notizie aziendali o sul prodotto sviluppato. Non è necessario aggiornarlo quotidianamente, ma l’importante è curare la qualità dei contenuti e approfittare, soprattutto, di tre pratiche tipiche delle Digital PR:

  • Guest posting: collaborare con altri blog o siti web di settore per pubblicare articoli sia sul proprio blog che sul loro, per ampliare in modo organico la visibilità
  • Blogger outreach: chiedere ad altri blogger o siti web di parlare del proprio prodotto o servizio all’interno di un articolo dedicato oppure con un argomento collegato, in modo che la citazione non sia forzata. In cambio si può offrire, invece di un pagamento in denaro, un codice sconto, il prodotto stesso in una versione “ridotta” ma comunque ottimale oppure con qualcosa in più, una proposta di affiliazione…
  • Newsjacking: scrivere i post partendo da una notizia per sfruttarla a proprio vantaggio. Anche in questo caso, peraltro, si aggiungono tool gratuiti come Talkwalker e Google Alert, utili a non perdere le novità.
  1. Sfruttare le relazioni già esistenti e uscire dalla propria bolla

Tutti abbiamo dei contatti, delle persone impiegate o appassionate dei campi più disparati. Queste sono le relazioni che dovremmo aver coltivato meglio e più a lungo, in quanto personali prima che professionali. A partire da esse, si può validare un’idea ma anche allargare gli orizzonti a ulteriori nuove conoscenze interessate a testare e parlare del prodotto.

Abbiamo già parlato della forza del passaparola tra famiglia e amici, che sostanzialmente consiste in recensioni gratuite. Queste però vanno chieste anche ai veri e propri clienti e partner, così da raccoglierne le esperienze, le testimonianze o anche possibili case study. Ci sono piattaforme come Trustpilot o semplicemente Google Maps e Local Finder su cui richiederle, ma è possibile anche distribuire un sondaggio tramite Google Moduli. Quest’ultima opzione, poi, è “riciclabile” pure per altre occasioni e non farà che rafforzare la vicinanza con il proprio pubblico target.

Questo pubblico, però, bisogna riuscire a incontrarlo anche dal vivo e parlarci direttamente il più possibile. Partecipare a eventi locali, fiere e incontri di networking può aiutare a costruire relazioni dirette con altre imprese e potenziali clienti che avranno un’occasione molto più umana di dialogare con un brand cui potrebbero volersi affezionare.

Per fare un passo in più, quando la situazione sembra stagnante, iniziare a frequentare anche luoghi e persone fuori dalla propria nicchia, per trovare nuove prospettive che apportino freschezza e originalità. Interviste, contributi scritti, grafici o video che trattino il tema o il settore cui si appartiene da un punto di vista completamente diverso possono dare un boost alla propria presenza online e raggiungere un pubblico comunque in target ma più esterno alla cerchia individuata all’inizio.

  1. Partecipare a concorsi e selezioni

A maggior ragione quando si è una startup, è indispensabile prendere parte a eventi e competition dedicate: non solo servono a farsi notare e magari a vincere, oltre al premio, contratti o finanziamenti da investire in autonomia, ma anche a misurarsi con il panorama di realtà simili alla propria. Tuttavia anche le aziende possono candidarsi a premi o concorsi che possano dare più risalto alle azioni per cui si vuole far discutere.

Che si vinca o meno, la reputazione ne gioverebbe sicuramente e, intanto, si possono trarre spunti e dati per migliorare laddove si è stati superati da un concorrente.

  1. Diventare una risorsa per i giornalisti

Non si finisce per caso sulle testate giornalistiche. Inoltre, a meno che il prodotto/servizio non sia estremamente rivoluzionario o non abbia già dimostrato di avere i numeri per sfondare, non c’è garanzia di vedere pubblicata una notizia su di esso.

Ciò non significa che si debba ignorare l’attività di outreach anche nei confronti dei giornalisti. Creare e mantenere un database aggiornato di contatti giornalistici servirà per la distribuzione di comunicati stampa e aggiornamenti, in un kit stampa completo di tutti i materiali, anch’essi aggiornati. Da non dimenticare poi un pitch strutturato, che possa stimolare l’attenzione del giornalista e dunque non rimanere invischiato nella sovraespozione mediatica.

  1. Collaborare con Micro-Influencer

Specialmente negli ultimi tempi, si continua a parlare molto del ruolo degli influencer e dell’influencer marketing, quasi fosse morto definitivamente. Il settore è invece in costante evoluzione e collaborare con influencer e, soprattutto, micro-influencer locali o di nicchia può essere ancora un modo efficace ed economico per raggiungere nuovi pubblici.

Gli influencer con una base di follower più piccola, ma altamente ingaggiata, possono offrire una maggiore autenticità e un maggior ritorno dell’investimento, che invece di essere economico può consistere anche in questo caso in un barter deal.

PERCHÉ È IMPORTANTE FARE PR FIN DA SUBITO

Fare PR fin da subito è cruciale per costruire dall’inizio la reputazione di un’azienda e la brand awareness, creare credibilità e fiducia anche nei confronti di futuri investitori: un’azienda che è visibile e conosciuta ha maggiori probabilità di essere presa in considerazione quando si cercano collaborazioni o finanziamenti. Le PR aiutano a posizionarsi a lungo termine e, attraverso la copertura mediatica e le attività di comunicazione strategica, un’azienda può dimostrare la sua expertise e il proprio valore.

Inoltre, sono essenziali per gestire attivamente la percezione del pubblico, senza limitarsi alla sola analisi, per prevenire e affrontare eventuali crisi di comunicazione. Il community management, in tal senso, è sicuramente l’attività più semplice e immediata da poter svolgere senza costi aggiuntivi.

In un mondo in cui le informazioni si diffondono rapidamente, essere proattivi nella gestione delle PR può aiutare a mitigare i rischi e a rispondere rapidamente in caso di problemi.

CONCLUSIONE

Le pubbliche relazioni sono una componente essenziale per costruire e mantenere la reputazione di un’azienda e sono solitamente impiegate proprio quando le risorse per il marketing scarseggiano.

Questa attività richiede in realtà un altro tipo di investimento, rispetto a quello economico: oltre al tempo, serve sviluppare skill di comunicazione e una certa dose di fantasia strategica per ottenere benefici che possano fare comunque la differenza. Se le forze vengono distribuite in modo organizzato e secondo le necessità, le PR potranno essere efficaci e utili fin dalla nascita di un progetto, che potrà solo giovarne e crescere assieme alla propria comunicazione.

 

Alessia Trombini