hype sticker instagram community sos digital prHype e quattro sticker interattivi: le nuove funzioni di Instagram per le Storie

Ancora una volta, un termine utilizzato ampiamente sul web dalle community – primi fra tutti, innegabilmente, i fandom di prodotti pop – diventa il nome di un nuovo modo di interagire con i contenuti altrui: da alcuni giorni, gli utenti di Instagram hanno iniziato a familiarizzare con le nuove funzioni della piattaforma, ovvero Hype e i nuovi sticker per le Storie, offrendo ulteriori spunti di coinvolgimento della community, concetto cui Instagram tiene particolarmente soprattutto con gli aggiornamenti degli ultimi anni.

METTERE HYPE: A COSA SERVE E PERCHÉ SFRUTTARE QUESTA FUNZIONE

Hype significa letteralmente “clamore” e si genera spesso, in una campagna pubblicitaria, creando attesa, lasciando indizi e spoiler, anticipando dettagli… c’è chi è ormai maestro nel creare hype, come Taylor Swift fa ormai da anni, dando così risonanza alla propria attività. Instagram ha deciso dunque di prendere questa tecnica per l’engagement e trasformarla in un modo per unire ancora di più i profili  con i loro follower. Infatti la funzione Hype rende pubblici i commenti alle Storie, facendo in modo che chiunque le visualizzi possa leggerli mentre guarda la Storia stessa.

Sostanzialmente, se il contenuto della Storia è abbastanza accattivante, curioso ed emozionante, saranno gli utenti stessi a creare clamore ed eccitazione tra loro. In una volta sola, si creano quindi legami con il creator/professionista/azienda e tra coloro che lo seguono, rendendo ancora più evidente i tratti in comune e il motivo per cui appartengono a quella community.

L’hype, però, come altri elementi per le strategie di marketing, può essere un’arma a doppio taglio, poiché amplifica notevolmente l’interesse per qualcosa, a volte finendo addirittura per superare un limite oltre il quale le aspettative verrebbero sicuramente deluse. Si aggiunge quindi un ulteriore controllo da effettuare da parte dei community manager, oltre a quello di commenti sotto i post e messaggi privati.

Sarà sicuramente importante, nell’uso dell’Hype di Instagram, generare il giusto livello di interesse sfruttando anche gli stessi commenti giunti tramite essa – per esempio commentandoli in una Storia successiva, anche se non è possibile ricondividerli direttamente – ma senza esagerare nel dar informazioni che possano fuorviare l’interesse dei follower.

I NUOVI STICKER DELLE STORIE DI INSTAGRAM

Non a caso poi, nel giro di poche ore, si sono aggiunti ben quattro nuovi sticker per testare ulteriormente le reazioni dagli utenti, che ormai hanno solo l’imbarazzo della scelta per esprimere il loro gradimento.

Ricapitolando brevemente, finora nelle Storie era possibile interagire nei seguenti modi:

  • Rispondendo direttamente alla Storia stessa, finendo così nei DM del profilo e creando un contatto molto diretto e personale
  • Con una delle reazioni che compaiono scorrendo verso l’alto, usando emoji base o il proprio avatar
  • Un semplice like col cuore posto in basso a destra
  • Gli sticker personalizzabili, tra cui:
    • Slider
    • Sondaggio
    • Quiz (ora sembrerebbe non più presente)
    • Tap reazione con emoji
    • Domande dirette
    • Modello Tocca a te

Gli altri sticker, come le gif, gli hashtag, i link o i luoghi, non danno realmente un’idea di quanti follower si siano fatti coinvolgere dal contenuto, servendo semmai a renderlo più dinamico e interessante alla vista o addirittura per indirizzare gli utenti fuori da Instagram.

I quattro nuovi sticker potrebbero essere usati per ottenere un mix di entrambe le cose, facendo leva soprattutto sulla curiosità e, di conseguenza, sull’hype.

Motivi: riprendendo il formato delle polaroid, che ancora affascinano anche le generazioni più giovani, questo sticker permette di aggiungere una foto nascosta, che sarà possibile vedere scuotendo fisicamente lo smartphone. Utile, per esempio, per mostrare dettagli in più su un progetto o un’informazione già parzialmente diffusa e dunque dare aggiornamenti work in progress

Rivela: perfetta per veri e propri spoiler e contenuti segreti o speciali, ideale per capire chi è davvero interessato a ciò che viene proposto, dato che richiede meno sforzo di engagement rispetto ad altri sticker come quello delle domande dirette. Infatti, per rivelare l’immagine coperta, basterà impostare una parola chiave o reaction per renderla visibile.

Ritagli: permette di creare ulteriori sticker a partire dalle foto nel rullino, cancellando dunque tutto lo sfondo attorno al soggetto. Certamente comodo per mostrare più prodotti insieme senza usare più Storie ma anche per riprendere contenuti UGC salvati appositamente, oppure ancora per creare meme della community di cui reiterare l’uso grazie alla collezione di Ritagli che rimarrà in memoria man mano.

Tocca a te musicale: il principio è lo stesso del modello Tocca a te, ma con la musica. Chiunque può collegarsi all’adesivo e aggiungere quindi la propria canzone, magari seguendo un genere o un mood particolare. Viene così a crearsi una sorta di playlist collettiva, formata dalle proposte della community.

COME CAMBIA INSTAGRAM CON HYPE E STICKER

Visti questi primi spunti di utilizzo, è chiaro che Instagram stia continuando a cercare modi per trattenere gli utenti sulla piattaforma: rendendola sempre più interattiva, i profili commerciali e creativi sono esplicitamente incoraggiati a formare una rete di follower più attiva possibile, al contrario degli inizi in cui erano più importanti le cosiddette vanity metrics (numero di like e di follower). Oggi sono l’engagement rate, le visualizzazioni e il tempo di permanenza a determinare la grandezza e la forza di una community e per ottenere queste preziose azioni dagli utenti vengono in aiuto queste novità all’interno della sezione più “volatile” di Instagram: per sua natura una Storia offre molta più immediatezza e suscita perciò anche sensazione di scarsità e urgenza, motivi in più su cui far leva per mantenere l’attenzione di chi scorre le Storie con grande facilità.

Alcuni commenti e prime impressioni di utenti medi esprimono, tuttavia, una certa difficoltà all’idea di dover compiere un’azione: in particolar modo, sembra sia lo sticker Rivela quello meno apprezzato in tal senso, soprattutto perché a certe persone non piace l’idea di doversi sforzare per qualcosa che di norma è già visibile.

Ricordando comunque che ci sono anche i contenuti riservati agli abbonati (dunque Storie e post visibili previo pagamento), le Storie però sono il mezzo primario con cui si comunica con la community e con chi segue attivamente il profilo e non sono di sicuro rivolte a chi si limita al like o al salvataggio di un post capitato per caso nel feed principale o dei reel, che più verosimilmente è solo un utente di passaggio e forse anche uno di quelli che “fa fatica” a interagire per avere qualcosa in più.

CONCLUSIONE

Lo scopo di un social media manager e di un community manager sarà allora di usare Hype e stickers proprio per dialogare con coloro davvero interessati a servizi, prodotti e argomenti proposti. I contenuti originali e targettizzati saranno sempre più premiati, a discapito di contenuti ricondivisi, frutto di Remix o repostati. Inoltre saranno raccomandati di più i profili che ricercano l’innovazione e la condivisione.

Dunque questo è forse il momento migliore per emergere con la propria community, utilizzando un linguaggio, uno stile comunicativo personalizzato e cucito su di essa e dando valore alla relazione che connette ogni suo membro, ma la sfida sarà anche tenere ben sotto controllo le interazioni generate per evitare di incorrere in situazioni spiacevoli e crisi reputazionali.