Genitori social ai tempi di TikTok e OnlyFans - SOS Digital PRGenitori social ai tempi di TikTok e OnlyFans

Mai come oggi una navigazione poco consapevole del web – e in special modo dell’universo social – espone gli utenti a rischi di varia natura. Le posticce gratificazioni – così banali da ‘riscuotere’ su tanti social – inducono i ragazzi a un’autocostruzione di sé che troppo spesso poggia su basi effimere come la quantità di like o follower. Una fragilità di fondo che li espone a rischi pesanti – specie di natura sessuale – come cyberbullismo, sexting e dipendenze online.

Nel libro Genitori social ai tempi di tiktok e onlyfans. Come educare i figli ad utilizzare internet in modo positivo, gli autori Andrea Bilotto, Ilenia Bozzola e Costanza Galante offrono una guida preziosa per aiutare i genitori a navigare l’universo complesso e spesso insidioso dei social media.

Il libro compie un’approfondita ricognizione sui social più e meno conosciuti, evidenziandone dinamiche insidiose e risvolti potenzialmente pericolosi. È un riferimento assoluto sul panorama nazionale per la sua completezza e il linguaggio accessibile, ideale per genitori, educatori e insegnanti in cerca di risposte concrete per accompagnare i ragazzi in sicurezza sul web.

Di seguito, presentiamo un’intervista esclusiva con la dott.ssa Ilenia Bozzola, psicologa e psicoterapeuta, coautrice del libro, che ci offre ulteriori approfondimenti e consigli su come affrontare le sfide legate all’uso delle tecnologie digitali tra i giovani.

 

Si parla spesso del rapporto “malato” tra i giovani e le nuove tecnologie; qual è effettivamente la situazione?

Il tema dei rischi connessi alle nuove tecnologie mediatiche, soprattutto nei più giovani, è quanto mai attuale. Per darvi qualche statistica, oggi, in Italia sono circa 300mila i giovani che soffrono di dipendenza da internet, con conseguenti disagi come disturbi di attenzione, iperattività e irritabilità. Nel libro “Genitori social ai tempi di tiktok e onlyfans” viene delineato un quadro complesso sull’uso delle tecnologie da parte dei giovani e dei potenziali rischi connessi. Talvolta non ci accorgiamo che le piattaforme digitali come TikTok, Instagram, Telegram, Omegle, OnlyFans, SnapChat, nascondono insidie e minacce pronte a colpire i giovani e a mietere vittime. Se consideriamo che l’85% dei minorenni dagli 11 anni in su utilizza quotidianamente lo smartphone, è doveroso chiedersi se i propri genitori li stiano proteggendo scrupolosamente o se l’utilizzo della tecnologia social si stia dirigendo alla deriva. Il più recente rapporto di Telefono Azzurro indica che in Italia 7 bambini su 10 subisce ogni giorno una qualche forma di bullismo o cyberbullismo, anche silente, e che questa situazione può essere esacerbata dall’uso eccessivo delle tecnologie digitali. È fondamentale intervenire quanto prima per porre un “freno educativo” sia ai ragazzi che agli adulti attraverso una una cultura di rispetto che promuova comportamenti positivi e responsabili per proteggere la salute e il benessere di ciascuno.

 

Come incidono i social network sulla crescita psicologica degli adolescenti?

I social network possono avere un impatto significativo sulla crescita psicologica dei ragazzi, sia positivamente che negativamente. Possono fungere da piattaforma per connettersi con gli altri, facilitando lo sviluppo e il mantenimento delle amicizie e promuovendo un senso di appartenenza e supporto sociale. Inoltre, attraverso i social network, i ragazzi possono essere esposti a una vasta gamma di idee, opinioni e culture, contribuendo così allo sviluppo del pensiero critico e della tolleranza verso le differenze.

Tuttavia, alcuni studi indicano che un uso eccessivo degli stessi potrebbe influenzare negativamente l’autostima dei ragazzi, soprattutto quando si confrontano con gli altri in base all’aspetto fisico o allo stile di vita idealizzato. Inoltre, i social media possono diventare un terreno fertile per il cyberbullismo, con conseguenze gravi sulla salute mentale dei ragazzi, tra cui ansia, depressione e pensieri suicidi. Il passare troppo tempo sui social network, soprattutto prima di andare a letto, può interferire con il sonno e causare problemi di affaticamento durante il giorno. Inoltre, spesso mostrano una versione idealizzata della vita delle persone, portando i ragazzi a confrontare le proprie vite con standard irrealistici e a sentirsi inadeguati.

 

Il fenomeno del cyberbullismo sta prendendo dimensioni sempre più preoccupanti. Quali sono i segnali di alert e come si può intervenire?

È fondamentale riconoscere i segnali che possono indicare che un ragazzo sta subendo cyberbullismo e agire prontamente per intervenire in modo efficace. I segnali di avvertimento più evidenti includono cambiamenti improvvisi nel comportamento online o offline, come un aumento dell’isolamento sociale, irritabilità o ansia.

A volte i ragazzi riducono l’uso dei dispositivi o evitano completamente l’attività online per timore delle conseguenze. Inoltre, potrebbero manifestare cambiamenti nel rendimento scolastico o nei rapporti con i coetanei. I loro stati emotivi possono variare rapidamente con reazioni intense durante o dopo l’uso dei dispositivi e dei social network. Spesso i ragazzi evitano di parlare direttamente del proprio disagio, preferendo evitare qualsiasi discussione riguardante la tecnologia.

I genitori possono creare un ambiente sicuro in cui i ragazzi si sentano a proprio agio a condividere le proprie esperienze online e offline, offrendo un ascolto senza giudizi e fornendo sostegno emotivo. È altresì importante educare i ragazzi sulle diverse forme di cyberbullismo, come il trolling o la diffusione di voci online, e incoraggiarli a documentare qualsiasi episodio di cyberbullismo per segnalarlo alle autorità competenti, come la scuola o le piattaforme online.

Se necessario, è consigliabile impostare dei limiti di tempo sull’uso dei dispositivi e dei social network per proteggere i ragazzi e promuovere un ambiente offline più positivo e stimolante. È cruciale essere proattivi nel proteggere i ragazzi dal cyberbullismo, educandoli sulle sfide online e fornendo loro il supporto necessario per affrontarle in modo sicuro ed efficace.

 

Il legislatore è intervenuto per regolamentare questa sfera. A cosa bisogna fare attenzione ora?

La complessità del web ci mette di fronte al costante pericolo di essere sempre un passo indietro rispetto alle problematiche che scaturiscono dall’evolversi delle tecnologie digitali, nonostante il continuo aggiornamento legislativo attraverso meccanismi di autorizzazione, age verification e controlli parentali. Tuttavia, i genitori svolgono un ruolo centrale nella protezione dei giovani e devono insegnare loro a valutare correttamente i rischi sia per non subirli che per non commetterli. L’attenzione quindi va riposta soprattutto sulla pubblicazione di immagini e sulla condivisione di contenuti personali, con particolare riferimento alla propria privacy e a quella degli altri. Un uso scorretto dei contenuti online può facilmente portare a fenomeni come il cyberbullismo, il revenge porn o la pedopornografia con pesanti ripercussioni per tutte le persone coinvolte, senza contare il reato di diffamazione, il furto dei dati personali o la sostituzione-furto di identità online.

 

La tecnologia rimane uno strumento che può essere utilizzato bene o male. Se vogliamo imparare a utilizzarla bene qual è il primo passo che dobbiamo compiere? Quali altri consigli ci può dare?

Il primo passo da compiere sicuramente è rafforzare il legame con i nostri figli, quindi sviluppare un approccio comunicativo empatico, disponibile e collaborativo nei loro confronti. Il dialogo aperto e l’ascolto attivo sono le strategie più significative per rimanere agganciati al mondo dei giovani e avvicinarsi al loro uso delle tecnologie, sia per monitorarli efficacemente sia per condividere momenti della vita quotidiana con loro. È importante cercare di capire quando è il momento giusto per parlare con nostro figlio, non fare interrogatori ma conversare e ascoltare attivamente le sue risposte. Altri consigli che mi sento di dare sia ai genitori sia ai ragazzi è utilizzare sempre un profilo privato sui social media, controllare il materiale che si condivide e utilizzare un linguaggio appropriato, non inserire mai informazioni personali o altri dati sensibili, nonché chiedere aiuto nel caso in cui si stia vivendo una situazione di disagio o difficoltà con la tecnologia. Nel libro “Genitori social ai tempi di tiktok e onlyfans” ci sono molti consigli, “tips e advices”, su come sopravvivere all’attuale mondo social: mi auguro che possa dimostrarsi uno strumento efficace per tutti i lettori interessati.

 

 

 

La riflessione di Ilenia Bozzola mette in luce quanto sia cruciale l’educazione tecnologica e l’accompagnamento consapevole dei giovani nel mondo digitale. Il libro “Genitori social ai tempi di tiktok e onlyfans” si rivela un’utile risorsa per chiunque voglia comprendere meglio le dinamiche dei social media e proteggere i propri figli dai pericoli della rete.

In un’epoca in cui la presenza online è inevitabile, è fondamentale che genitori, educatori e insegnanti acquisiscano gli strumenti necessari per guidare i ragazzi verso un uso sano e sicuro delle tecnologie digitali. La lettura di questo libro e l’applicazione dei consigli pratici offerti possono fare la differenza, promuovendo un ambiente digitale più sicuro e positivo per i giovani.

 

Enzo Rimedio

Di Enzo Rimedio

Esperto in comunicazione digitale, giornalista, associato FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana), PRSA (Public Relations Society of America), AISM (Associazione Italiana Sviluppo Marketing), SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori). Autore del libro “Digital PR”. Mi occupo di consulenza strategica e di innovazione, digital PR, digital marketing, media relations, media intelligence, web reputation, digital content. Racconto le mie esperienze nel blog SOS Digital PR. Sono responsabile della comunicazione digitale di Miss Italia e ricopro ruoli analoghi per diverse altre aziende. Ho fondato Digitalk PR, studio specializzato in digital communication, e sono partner di alcune agenzie di comunicazione e media intelligence. Insegno, e ho insegnato, in scuole di specializzazione e università. Sono personal consultant di blogger e social influencer. Negli ultimi anni ho presenziato in qualità di speaker ai seguenti eventi: Social Media Summit, Digital Innovation Days, IAB Forum, SMAU, Forum della Comunicazione, Deegito, Social Media Strategies, FERPI conference, Assemblea Annuale ANCI.