Intelligenza Emotiva nel Business Development - SOS Digital PRIntelligenza Emotiva nel Business Development - SOS Digital PR

L’intelligenza emotiva è un elemento distintivo e fondamentale per avere successo nel business development, soprattutto nelle fasi iniziali quando si crea il rapporto con il potenziale cliente o prospect.

In questa era digitale, l’interazione umana ha assunto delle nuove caratteristiche, è più veloce, più diretta, ma spesso non possiede quella componente emotiva che da sempre caratterizza i rapporti “faccia a faccia”. Esaminiamo insieme le varie caratteristiche.

 

L’IMPORTANZA DELL’INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA FASE DEL PROSPECTING

La fase del prospecting è quella fase durante la quale si identificano e si avvicinano i potenziali clienti. È il momento in cui si piantano i semi di quelle che potrebbero diventare relazioni commerciali durature. L’intelligenza emotiva in questo primo approccio gioca un ruolo fondamentale. Essa non è altro che la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle delle altre persone con le quali ci relazioniamo. In questa fase, l’abilità di leggere i segnali emotivi non verbali o tra le righe di una mail può fare la differenza tra un interessamento che sfuma e un lead che procede nel funnel di vendita.

La comunicazione digitale: email e social

Quando il primo contatto avviene attraverso la comunicazione digitale, via email o tramite social, la sfida è grande. Senza il linguaggio del corpo o il tono della voce, l’addetto al business development deve saper scegliere attentamente le parole da usare e deve avere la capacità di trasmettere empatia attraverso uno schermo. Per questo assume fondamentale importanza la personalizzazione del messaggio che dimostra a chi legge, che si è dedicato del tempo a comprendere chi sia il prospect e quali siano le sue esigenze. Ciò crea un legame emotivo che può portare al successo della nostra azione.

La conversazione telefonica

Al telefono, la voce è lo strumento principale a nostra disposizione. Qui l’intelligenza emotiva si manifesta nella capacità di ascoltare attivamente, percepire sfumature di voce e rispondere con empatia. Il tono, il ritmo, la chiarezza e la calma possono trasmettere sicurezza e costruire fiducia, elementi fondamentali per portare avanti la conversazione verso la fase successiva.

 

L’INTELLIGENZA EMOTIVA E LA GESTIONE DELLE OBIEZIONI

Le obiezioni sono una componente inevitabile di ogni azione di prospecting, ma non devono essere viste come degli ostacoli insormontabili. L’intelligenza emotiva ci consente di affrontare le resistenze del prospect con una nuova sensibilità, cercando di comprendere quali emozioni hanno dato vita a tali obiezioni. L’addetto al business development che sa ascoltare e risolvere le preoccupazioni con empatia e professionalità, rafforza la relazione con il prospect e ne aumenta la probabilità di conversione.

Empatia e personalizzazione come strategie

L’empatia è la capacità di mettersi nei panni dell’altro, di capire a fondo le sue emozioni e le sue motivazioni. In un contesto commerciale, questo significa ascoltare con attenzione e personalizzare l’offerta in base alle specifiche esigenze del prospect. Personalizzare non significa solo utilizzare il nome del prospect nelle comunicazioni, ma adattare il servizio o il prodotto alle sue richieste, mostrando di comprendere veramente le sue necessità.

 

IL VALORE DELL’ASCOLTO ATTIVO

Ascoltare attivamente significa essere completamente presenti nella conversazione, senza distrarsi o pensare già a cosa dire dopo. È un’abilità cruciale per l’intelligenza emotiva e per il business development, poiché consente di cogliere informazioni importanti, spesso dette tra le righe, che possono guidare la personalizzazione dell’offerta e l’approccio alla vendita.

L’importanza del feedback

Il feedback è una componente essenziale dell’ascolto attivo. Non si tratta solo di rispondere a ciò che il prospect dice, ma di mostrare che si è capito, magari riformulando i suoi punti o facendo domande per approfondire alcuni aspetti. Questo tipo di risposta costruttiva crea un dialogo aperto e una comunicazione efficace, che sono alla base di ogni relazione commerciale di successo.

 

L’INTELLIGENZA EMOTIVA NELLE SITUAZIONI DIFFICILI

La resilienza è un aspetto dell’intelligenza emotiva particolarmente utile nelle situazioni difficili, come quando si gestisce un rifiuto o si affronta un feedback negativo. Saper rimanere calmi e propositivi, mantenendo un atteggiamento positivo, può trasformare un apparente insuccesso in una nuova opportunità di apprendimento e di sviluppo del rapporto.

Risoluzione dei conflitti

Nel business development, i conflitti sono inevitabili. L’account deve sapere utilizzare l’intelligenza emotiva per navigare queste situazioni delicate, cercando di comprendere la prospettiva del prospect e lavorando per raggiungere una soluzione accettabile per entrambe le parti.

 

COME SVILUPPARE L’INTELLIGENZA EMOTIVA

 Sviluppare l’intelligenza emotiva non è un processo che avviene da un giorno all’altro, ma richiede impegno e consapevolezza costante.

Ecco alcune strategie utili:

  1. Autoconsapevolezza: è importante riconoscere e comprendere le proprie emozioni, per poter gestire meglio quelle degli altri.
  2. Autoregolazione: imparare a controllare le reazioni emotive, soprattutto in situazioni di stress, è essenziale per mantenere un approccio professionale.
  3. Motivazione intrinseca: coltivare una motivazione che va oltre il guadagno materiale permette di perseguire gli obiettivi con passione e resilienza.
  4. Empatia: esercitarsi ad ascoltare attivamente e a mettersi nei panni degli altri aiuta a costruire relazioni autentiche e di fiducia.
  5. Abilità sociali: le competenze comunicative e di negoziazione sono cruciali per navigare con successo le interazioni con i prospect.

 

CONCLUSIONE

L’intelligenza emotiva è quella marcia in più che permette all’addetto al business development di muoversi con destrezza nel delicato terreno del rapporto con il cliente, specialmente in un mondo sempre più digitale. È ciò che trasforma una semplice comunicazione in una connessione umana, un prospect in un lead, e un lead in un cliente fedele. Le aziende che investono nello sviluppo di questa competenza nei loro team vedranno un ritorno non solo in termini di maggiori vendite, ma anche di relazioni commerciali più profonde e durature.

 

Rosy Bucciarelli

 

Di Rosy Bucciarelli

Grazie alla formazione universitaria specializzata in Processi Formativi per gli adulti, quindi orientata al mondo professionale, dopo un primo periodo dedicato alla messa in pratica di tali apprendimenti, ho trovato molto proficuo applicare gli stessi al settore commerciale di aziende che offrono servizi B2B. Nel tempo, continuando a studiare, credendo nel life-long learning, ho introdotto nelle pratiche quotidiane, coordinando anche dei team, elementi come l’e-mail marketing e il social selling per incrementare e differenziare i processi di vendita con strategie di outbound e inbound marketing.