Le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno visto l’Intelligenza Artificiale assumere un ruolo da protagonista indiscusso: non più semplice strumento di supporto, ma vero e proprio co-protagonista, l’IA sta rivoluzionando ogni aspetto dello sport, dalla preparazione degli atleti alla loro organizzazione nei villaggi olimpici, dalla gestione degli eventi fino all’esperienza dei tifosi.
Da sempre vetrina delle più recenti innovazioni tecnologiche, quest’anno Olimpiadi e Paralimpiadi sfruttano ancora di più la forza dell’IA per offrire migliorie sotto diversi aspetti che rivelano quanto stia diventando fondamentale per diverse discipline, oltre che per tenere sotto controllo l’intero evento.
L’IA AL SERVIZIO DEGLI ATLETI
Le aziende coinvolte dall’organizzazione si sono subito mosse per permettere in primis agli atleti di usare l’IA durante i Giochi. Due esempi rappresentativi tra i tanti:
- Omega, azienda svizzera produttrice di orologi e cronometrista ufficiale dei Giochi, riceveva informazioni e dati basati sulle prestazioni degli atleti grazie a sensori indossabili, analisi video avanzate e algoritmi di machine learning, per poi darle agli staff tecnici per permettere la personalizzazione degli allenamenti e la prevenzione di infortuni.
- Samsung invece ha fornito a tutti gli atleti il suo nuovo modello di smartphone, Galaxy Z Flip6 Olympic Edition, nel quale è inclusa la tecnologia Galaxy AI con funzionalità specifiche per la comunicazione tra gli atleti e i vari staff, compreso quello dell’organizzazione dell’evento: dalle traduzioni delle chiamate e delle conversazioni dal vivo in 16 lingue all’Assistente foto completo di Instant Slow-Mo, per avere scatti perfetti ed evidenziare momenti speciali o rilevanti delle loro performance con video ottimizzati con l’IA.
L’IA NELLA GESTIONE DEGLI EVENTI SPORTIVI E DELL’ESPERIENZA DEL TIFOSO
Ma le differenze maggiori si notano soprattutto al di fuori delle gare in sé, in particolare dal punto di vista di come queste vengono vissute a livello comunicativo. Rispetto a Tokyo 2020, infatti, in soli quattro anni (tre, se consideriamo il rinvio dovuto alla pandemia) l’utilizzo dell’IA a Parigi 2024 ha fatto un salto soprattutto qualitativo: e a Tokyo era principalmente utilizzata per la gestione degli impianti e la sicurezza, a Parigi ha assunto un ruolo più centrale, coinvolgendo direttamente atleti e spettatori nei diversi settori dell’evento, da quello prettamente tecnologico a quelli giornalistico, contenutistico ed esperienziale.
Ad esempio, come partner ufficiale per le piattaforme di intelligenza artificiale dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, Intel ha rivoluzionato l’esperienza di fan, organizzatori, atleti e spettatori, grazie a soluzioni avanzate, sia hardware che software.
Tra le principali novità tecnologiche:
- un’esperienza immersiva per i tifosi, tramite un’installazione interattiva basata sull’intelligenza artificiale che offriva l’opportunità di mettersi nei panni di un atleta olimpico. Questa AI Platform Experience utilizzava visione e intelligenza artificiale per analizzare le performance degli atleti e abbinare ogni tifoso a uno sport olimpico specifico.
- la trasmissione delle Olimpiadi interamente in streaming 8K, con il supporti di automazioni AI che hanno permesso alle emittenti di offrire contenuti digitali personalizzati con velocità senza precedenti. L’intelligenza artificiale integrata è stata in grado di generare automaticamente gli highlight di varie discipline e distribuirli istantaneamente agli spettatori, ottimizzando così i processi di produzione e montaggio.
- nuove tecnologie per l’accessibilità, come l’audiodescrizione, i gilet vibranti sviluppati da Soundx e la navigazione interna e vocale tramite app, che hanno permesso a non vedenti e non udenti di vivere appieno le emozioni dei Giochi, grazie all’intelligenza artificiale messa in campo per l’edizione di Parigi 2024.
L’ESPERIENZA OLIMPICA SUI SOCIAL
È comunque doverosa anche una parentesi sui social media. Dopo un test dagli ottimi risultati alla Olympic Esports Week, anche per le Olimpiadi parigine è stata implementata l’IA per monitorare abusi e minacce online nei confronti di atleti e staff in oltre 35 lingue e in tempo reale.
Inoltre, fin dall’inizio il CIO aveva condiviso con gli sportivi e tutti gli altri accreditati le Linee Guida con cui utilizzare i social durante l’evento e, a proposito dell’IA, esse sono molto chiare: per quanto inclusa in cose pensate per loro come gli smartphone Samsung, è vietato utilizzarla per creare o modificare automaticamente i propri contenuti digitali. Viene inoltre specificato che gli stessi contenuti regolati da tali Linee Guida, non potranno essere riutilizzati in contesti digitali o virtuali (ad esempio il Metaverso o gli NFT).
Ma in fondo tutto ciò non era necessario, almeno da un punto di vista di personal branding: oltre alle varie applicazioni dallo scopo più pratico, Instagram e TikTok sono ormai il motore trainante degli eventi di questa portata ed è su queste piattaforme che avviene la trasformazione delle Olimpiadi da gara tra atleti d’élite a spettacolo pop capace di coinvolgere anche chi non segue nessuno sport. Soprattutto grazie a contenuti di terze parti, gli atleti finiscono automaticamente sotto la luce dei riflettori e, in base a ciò che viene mostrato, potrebbero rimanerci molto a lungo.
Su TikTok, ad esempio, sono andati virali video nei quali si mostravano i profili dei vari atleti nell’applicazione ufficiale delle Olimpiadi ed era possibile sentire la voce registrata di ognuno di loro, mentre scandivano i propri nomi. Un modo banale ma paradossalmente divertente, per il pubblico social – specialmente la Generazione Z che si è lasciata coinvolgere moltissimo – , di conoscere gli atleti e ironizzare sulle loro personalità in base a una semplice registrazione. Una magia che solo il popolo di internet è in grado di fare e, almeno per il momento, non c’è IA che tenga.
Le immagini della vita nel Villaggio Olimpico, poi, così come quelle dei momenti più iconici delle varie competizioni, ricorrono in diversi formati: raccolte in caroselli, reaction dal punto di vista dei commentatori o degli allenatori, premiazioni, stralci di interviste a caldo, da cui poi scaturiscono analisi e meme che proseguiranno per giorni anche dopo la fine dei Giochi.
L’IA E LE NUOVE FRONTIERE DELLO SPORT
L’Intelligenza Artificiale sta già aprendo nuove frontiere nel mondo dello sport, spingendosi oltre i confini tradizionali e introducendo innovazioni che cambieranno radicalmente il modo in cui concepiamo la competizione.
Gli E-Sport rappresentano uno degli esempi più dinamici e in rapida evoluzione e l’IA gioca un ruolo centrale nel loro sviluppo: non solo li rende più realistici e avvincenti, ma sta anche influenzando il modo in cui i giocatori competono, si allenano e interagiscono.
Le applicazioni dell’IA in questo ambito sono già molteplici:
- generazione casuale di condizioni specifiche di gioco e analisi delle partite, per determinare in modo oggettivo errori e infrazioni difficili da individuare a occhio nudo;
- bot come sparring partners per i giocatori professionisti: programmati per simulare lo stile di gioco di avversari specifici, permetterebbero ai giocatori di allenarsi contro un’IA che imita le mosse e le tattiche di un particolare concorrente umano, per un allenamento mirato in preparazione dei tornei, dove conoscere le abitudini e le strategie degli avversari può fare la differenza tra vittoria e sconfitta;
- analisi delle prestazioni dei giocatori, per identificare errori ricorrenti e suggerire miglioramenti evidenziando punti di forza e debolezze;
- creazione di highlight e montaggi video automatici delle partite, identificando i momenti chiave da passare in replay e confezionando contenuti già pronti per i social media
Oltre a ciò, comunque, l’IA viene già impiegata, come abbiamo visto, per rendere il mondo dello sport più inclusivo e accessibile e perfino e per progettare strumenti e abbigliamento per gli atleti: Nike non ha perso tempo e già in primavera aveva presentato tredici modelli di scarpe pensati per i più grandi personaggi sportivi, interamente progettati con l’Intelligenza Artificiale, nutrita di informazioni emerse da interviste fatte a suddetti personaggi.
Ha ottenuto così un design distintivo, futuristico ma che tiene conto anche della tecnologie delle bolle d’aria che contraddistingue il brand. Un caso perfetto di come anche il mercato di prodotti per lo sport possa evolversi grazie all’IA.
CONCLUSIONE
L’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente il mondo dello sport. Dai campi di gioco alle sale di controllo, l’IA offre nuove opportunità per migliorare le prestazioni, garantire la sicurezza e arricchire l’esperienza di atleti, tifosi, giornalisti e commentatori.
Grazie ai servizi offerti dall’IA, un’innovazione ormai già presente nella quotidianità di grandi aziende, Parigi 2024 è praticamente uno spot a favore dello sport-business, nonché un’enorme festa alla quale tutti hanno potuto prendere parte. Con le Paralimpiadi alle porte le emozioni ancora non sono finite e finché ci saranno queste, lo sport non potrà che giovare del progresso tecnologico.
Alessia Trombini