Invitato a parlare a Sharm el-Sheik, in Egitto, come esperto di comunicazione digitale al Social Media Summit organizzato dalla londinese Luxio Holdings, il mio primo pensiero è stato “Cosa posso dire a una platea internazionale, composta da influencer e blogger che parlano di turismo?”. La risposta è stata un’altra domanda: “Ma questi influencer parlano realmente di turismo, oppure parlano di quanto siano belle le strutture alberghiere che li ospitano?”.

Così, studiando i profili della gran parte degli influencer del settore, la risposta al secondo quesito è stata: solitamente illustrano le strutture alberghiere.

Il perché è abbastanza ovvio: i sovvenzionatori di questo tipo di esperienze, in cui vengono coinvolti travel blogger e influencer, sono hotel e resort, molto meno gli enti locali che, per mandato, devono promuovere il territorio, quindi il turismo.

Non che tali enti non promuovano le proprie bellezze naturali, piuttosto che architettoniche, sia ben chiaro, ma lo fanno maggiormente con piani di comunicazione più standard, magari anche digitali, ma correlati per la maggior parte ad attività di advertising dove “ci si parla addosso”. E, se come tutti sanno la pubblicità è di fatto un monologo, mentre le Public Relations propongono un dialogo, se con la pubblicità si cerca di influenzare la decisione di acquisto, mentre con le Public Relations si tenta di far cambiare atteggiamenti, opinioni e comportamenti alle persone, è chiaro che tali enti non sfruttano il “facciamo parlare gli altri di noi”.

Così, la risposta al mio primo quesito, relativo al contenuto da esporre al Social Media Summit, è stata: voglio parlare di come le digital PR possano favorire la promozione del turismo nell’epoca post pandemica.

Parlai della mia idea di intervento con Luciano Fiore, CEO della Luxio Holdings, il quale mi disse: “Enzo, mi piace molto la tua visione, è anche la mia. Ho bisogno di qualcuno come te nella mia organizzazione!”. Così da quel momento, da relatore dell’evento ne sono divenuto anche partner per le attività di public relations.

Ma qual è questa visione? Sei curios*?

LO SPEECH

La descrivo in questo post, riassumendo quanto lunedì 24 maggio ho raccontato durante la conferenza “NEXT post”, uno dei tanti eventi organizzati da Luxio Holdings all’interno del Social Media Summit.

Con seimila anni di storia fantastica che tutti conosciamo fin dalla nostra infanzia, la bellissima terra egiziana accoglie visitatori dal quattromila avanti Cristo.

Come mai l’Egitto accoglie così tanti visitatori da sempre?

Semplice! Perché qualcuno che viveva/vive in tale paese o che lo visitava/visita, andando poi in giro per il mondo diceva/dice “Sei mai stato in Egitto? No? Dovresti andarci!”

Ecco, svelato il trucco: dietro migliaia di anni di visite nella terra che fu dei Faraoni c’è il “passaparola”… quel passaparola che, nella comunicazione professionale, si chiama Public Relations.

In particolare, quindi, nel mio speech ho parlato di PR, di Digital PR, in quanto come ho prima esposto, penso che le Digital PR rappresentino la modalità corretta per la promozione del turismo dopo l’era della pandemia Covid-19.

Ma cosa sono le Relazioni Pubbliche?

La definizione accettata, fin dal 2012, dalle associazioni professionali di tutto il mondo, tra cui FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) è la seguente: «Le relazioni pubbliche sono un processo di comunicazione strategico che costruisce relazioni reciprocamente vantaggiose tra le organizzazioni e i loro pubblici.»

In poche parole, si svolgono correttamente le Pubbliche Relazioni quando raccontiamo una storia e facciamo in modo che qualcuno la riporti correttamente per nostro conto. Ma la storia dovrà essere vera e autentica, perché questo qualcuno la racconterà a qualcun altro, trasformandosi in un passaparola. È importante dire la verità in quanto “non dire bugie” è l’ABC della gestione reputazionale, altrimenti tutto tornerà indietro come un boomerang.

Il professionista delle pubbliche relazioni, fra le varie, ha così due grandi capacità e competenze:

  • è un buon narratore: conosce benissimo il contenuto che dovrà raccontare;
  • è molto bravo a trovare i referenti migliori con cui rapportarsi e convincerli, con un certo savoir-faire, che parlare di uno specifico argomento al rispettivo pubblico ne verrà sicuramente la pena.

Quindi, nell’operativo, un buon professionista delle pubbliche relazioni parla con altri professionisti che sono credibili quando si rivolgono al loro pubblico, composto da lettori e/o follower.

Questo è esattamente quello che abbiamo fatto con la Luxio Holdings quando abbiamo progettato il Social Media Summit: era importante trovare chi potesse avere il potenziale e la credibilità per poter raccontare le bellezze di Sharm el-Sheik.

Nel caso specifico italiano, la scelta di Elisa De Panicis e Mila Suarez è ricaduta nelle abilità di promozione di location di varie parti del mondo e nella conoscenza di quattro lingue, per la prima, e la conoscenza dell’arabo della seconda. La bellezza, perché ovviamente sono entrambe bellissime ragazze, non è stato l’elemento determinante, in quanto non è quello il parametro necessario in questi casi.

Quindi, quando un PR lavora in maniera corretta per il raggiungimento degli obiettivi che si è prefissato dipende sempre da chi lo affianca in questa azione intermediata, ed è per questo che è importante trovare i migliori partner possibili: giornalisti, blogger, social influencer e ambassador. Ognuno con le proprie caratteristiche e capacità nel riuscire a raggiungere un pubblico specifico in diversi media.

Quindi, ritornando al focus dello speech, la promozione delle località turistiche utilizzando media specifici ritengo sia realmente molto importante per accelerare il ritorno alla normalità dopo l’emergenza sanitaria Covid.

Ma questo non dovrebbe avvenire solo per promuovere gli hotel, in quanto tale modalità è stata già fatta in passato, e anche bene.

Così, penso che sia arrivato il momento di alzare l’asticella e far sì che le persone tornino a viaggiare con una consapevolezza diversa, dove la promozione alberghiera è importante, ma che la vera differenza la debbano fare le caratteristiche naturali e/o architettoniche del luogo.

Inoltre, è anche utile raccontare non solo la cultura storica, ma anche il presente: la cultura attuale, la vita civica e la sicurezza che possiamo trovare in un determinato luogo da visitare.

Questo è quello che mi aspetto dagli intermediari, dai partner di promozione turistica, mi piacerebbe vedere la narrazione di questi aspetti oltre a quelli “storici”, in quanto penso che le persone abbiano bisogno di conoscere anche il presente. Questo è importante sia per i giornalisti, che per blogger e influencer.

Durante lo speech, ho poi evidenziato che le Digital PR, quelle innovative, quelle che portano una vera evoluzione della professione non sono queste appena descritte, altrimenti sarebbe solo un passaggio dal mondo tradizionale delle Relazioni Pubbliche al mondo digitale.

La vera evoluzione è quella di attivare piani di comunicazione che favoriscano l’integrazione e la collaborazione diretta degli utenti.

Sì, i nuovi professionisti della comunicazione e del marketing dovrebbero essere in grado di innovare le loro attività lavorando con gli utenti, facendoli diventare intermediari e quindi partner per la propria promozione.

Le tre tecniche per utilizzare gli utenti per la nostra attività promozionale sono:

  • community management;
  • user generated content;
  • piani di advocacy.

Il community management viene spesso utilizzato all’interno del social media management. La gestione di una community diventa, così, sempre più importante e il suo fulcro riguarda le relazioni e il modo in cui un brand coglie le opportunità per interagire con la comunità online.

Penso che nel settore del turismo questa pratica sia qualcosa su cui è importante investire per rafforzare il brand a lungo termine.

I contenuti generati dagli utenti vengono prodotti quando si lancia una campagna in cui gli utenti sono invitati a realizzare determinati post/stories, spesso uniti a un hashtag che ne delinea le caratteristiche.

Questa tecnica è molto utile perché ogni utente, nel suo piccolo, ha diversi follower che riterranno le varie storie molto credibili e autentiche, con un alto valore aggiunto. Personalmente utilizzo spesso questa attività in combinazione con l’influencer marketing.

Infine, gli advocate. Utilizzare questo tipo di sostenitori per difendere e promuovere un brand, una location nel nostro caso turistico, è una delle tecniche più importanti da utilizzare in un piano di comunicazione digitale.

Gli advocate sono infatti clienti che già promuovono e difendono un marchio, perché gli sono fedeli, ne sono realmente appassionati. Pertanto, la capacità di un esperto di comunicazione e marketing sarà quella di individuarli e coinvolgerli nel piano di advocacy, gestito da policy ben articolate.

 

IL RESTO DEL SOCIAL MEDIA SUMMIT

Alla fine del discorso non posso non raccontarvi la splendida esperienza vissuta insieme agli altri 35 professionisti fra influencer, blogger ed esperti di digital marketing con cui mi sono rapportato dal 21 al 27 maggio a Sharm el-Sheik, famosa per le spiagge sabbiose, le acque trasparenti e le barriere coralline, organizzata da Luxio Holdings in collaborazione con il Governatorato del Sinai del Sud.

Gli eventi, dove in situazioni formali e informali tutti noi partecipanti abbiamo potuto discutere delle relative capacità e modalità di promozione del turismo, sono iniziate con la visita al museo nel sabato, per poi continuare in un boat party nella domenica, all’insegna del sole e dello snorkeling.

Il lunedì mattina è stato dedicato al “NEXT POST”, l’evento a cui ho partecipato nella splendida sala conferenze dello Steigenberger Alcazar.

Dopo l’introduzione dal Maggiore Generale Abdel Fattah Helmy, Commissario del Governatore del Sinai del Sud per i Media, e la mia sessione di apertura hanno parlato Gilbert Antolin e Jesse Meester con lo speech dal titolo “How digital media is changing the way people travel” nel quale hanno evidenziato quanto sia importante la collaborazione con gli hotel affinché gli influencer possano creare una reale connessione con i propri social, illustrandone i pro e contro. Poi sul palco è salito Merijn Schoeber con “Building a personal brand” nel quale ha spiegato come il personal brand sia importante nel mondo attuale e come si possa sfruttare strategicamente per il business, in particolare per il settore turistico. La chiusura è toccata a Tanya Kukhareva con il discorso “The evolution of digital media” nel quale ha parlato come i cambiamenti che il mondo ha attraversato nel 2020 hanno riconfermato che il futuro digitale è già adesso e che non bisogna girarci più intorno perché non c’è differenza fra la vita online e offline, in quanto tutta integrata ed è così anche per i viaggi.

Nel pomeriggio ci siamo trasferiti nello spettacolare beach party, organizzato sempre dalla Luxio Holdings al Rixos Hotel, dove fra cocktails, balli e tuffi, noi professionisti provenienti da differenti paesi fra cui Ucraina, Russia, Italia, USA, Germania, Paesi Bassi, Grecia, Emirati Arabi, Indonesia, Portogallo, Giordania, Romania, Colombia e Regno Unito abbiamo continuato a scambiarci le nostre esperienze.

Nella sera del giorno successivo, è stato il turno della moda, dove gli ospiti hanno potuto indossare gli abiti di Gai Mattiolo.

Ultimo evento della settimana, è stato quando il Maggiore Generale Khaled Fouda, Governatore del Sud Sinai, ha ricevuto una delegazione degli influencer esprimendo la grande soddisfazione per il risultato dell’iniziativa.

Un evento unico, questo organizzato da Luxio Holdings, società inglese, ma con un CEO italiano, Luciano Fiore, il quale ha dichiarato “Sono orgoglioso dei risultati ottenuti con il Social Media Summit, che si ripeterà ogni anno in località sempre diverse, con altrettanti protagonisti digitali”.

Quindi, non mi resta che iniziare a pensare di cosa parlare il prossimo anno 😉

 

Enzo Rimedio

Di Enzo Rimedio

Esperto in comunicazione digitale, giornalista, associato FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana), PRSA (Public Relations Society of America), AISM (Associazione Italiana Sviluppo Marketing), SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori). Autore del libro “Digital PR”. Mi occupo di consulenza strategica e di innovazione, digital PR, digital marketing, media relations, media intelligence, web reputation, digital content. Racconto le mie esperienze nel blog SOS Digital PR. Sono responsabile della comunicazione digitale di Miss Italia e ricopro ruoli analoghi per diverse altre aziende. Ho fondato Digitalk PR, studio specializzato in digital communication, e sono partner di alcune agenzie di comunicazione e media intelligence. Insegno, e ho insegnato, in scuole di specializzazione e università. Sono personal consultant di blogger e social influencer. Negli ultimi anni ho presenziato in qualità di speaker ai seguenti eventi: Social Media Summit, Digital Innovation Days, IAB Forum, SMAU, Forum della Comunicazione, Deegito, Social Media Strategies, FERPI conference, Assemblea Annuale ANCI.